La Festa della Storia 2014 si è conclusa con un buon successo di pubblico e di critica. Nei vari eventi svoltisi tra il 4 e il 20 ottobre è stata registrata una presenza di oltre 9000 persone, superando le più ottimistiche previsioni. Evidentemente la Festa della Storia, giunta alla sua seconda edizione, ha interpretato un bisogno sentito dagli abitanti di Parma e delle località circostanti, desiderosi di riaffermare l’attaccamento alle proprie radici e di approfondire la conoscenza di fatti, personaggi, monumenti e usanze del passato. Attraverso varie iniziative di diversa tipologia – dalle conferenze, alle visite guidate, ai laboratori didattici, alle mostre, alle presentazione di libri- si è cercato di risvegliare l’interesse per la storia locale allo scopo di riscoprirla, di riviverla e di discuterla.
Per organizzare una manifestazione che ha concentrato nel giro di 10 giorni oltre 60 eventi, si è realizzata un’attività di equipe che ha visto fianco a fianco persone provenienti da differenti ambiti lavorativi e con diverse competenze, unite nella convinzione che solo lavorando in sinergia si possono ottenere risultati che siano apprezzati da tutti. L’impegno per la riuscita della Festa è stato grande, ma è stato sempre accompagnato dal desiderio di farne parte. Molto intenso è stato il lavoro svolto da Alina Bergamaschi, la segretaria del Comitato. Il valore aggiunto della manifestazione è rappresentato dal volontariato: chi ha partecipato ha messo gratuitamente le sue conoscenze e le sue capacità al raggiungimento dello scopo comune.
Le istituzioni coinvolte in questa iniziativa sono state numerose: innanzitutto le Amministrazioni comunali di Parma e del territorio, che in diversa misura hanno sostenuto la manifestazione. Oltre al Comune di Parma, che ha coorganizzato la Festa cittadina, hanno collaborato i Comuni di Fidenza, Montechiarugolo, Montecchio Emilia (RE), Fornovo, Fontevivo, Langhirano, Felino, Lesignano, Borgotaro, Colorno, Collecchio, Sala Baganza, Bardi, Soragna, Terenzo. Poi è stato importante il contributo delle Soprintendenze: la Soprintendenza ai Beni Archeologici dell’Emilia Romagna si è impegnata fin dall’inizio alla realizzazione del programma; ad essa si sono aggiunte quest’anno la Soprintendenza per i Beni artistici, storici e etnoantropologici delle province di Parma e Piacenza, la Soprintendenza per i Beni architettonici e il paesaggio delle province di Parma e Piacenza, l’Archivio di Stato, l’Università Popolare di Parma, la Biblioteca Palatina, la Pinacoteca Stuard, il Museo Diocesano di Fidenza, i Musei del Cibo della provincia di Parma.
La Deputazione di Storia patria per le Province Parmensi e l’Università popolare “La Sorgiva” di Montecchio Emilia hanno continuato anche quest’anno ad offrire la loro proficua collaborazione. . Le associazioni che hanno maggiormente concorso al successo della Festa, realizzando eventi di notevole impatto sono: la “Famija Pramzana”, il Circolo culturale “Il Borgo”, “Legio I Italica”, “Le Melusine”, “Il Cammino Val Ceno”, l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), “Mansio Templi Parmensis”, l’Associazione culturale “Emanuelli” di Borgotaro. Altre associazioni, come “Voglia di leggere” e la Società Dante Alighieri hanno dato la loro gradita adesione. Un importante aiuto è venuto dalla Casa Editrice Diabasis, che ha curato la parte informatica e grafica e si è occupata della comunicazione.
Anche grazie al successo dello scorso anno, c’è stato da parte di ditte e banche quel sostegno finanziario necessario a realizzare gli eventi in programma. Il primo sponsor è la Fondazione Cariparma che, approvando il progetto, ha dato credito all’iniziativa. Il sostegno è venuto anche dall’Unione Industriali, da Chiesi Farmaceutici, dal Credito Valtellinese, dall’ASCOM, da Colser-Aurora Domus, da Proges-Gesin, dalla Famija Pramzana.
Gli eventi principali sono stati i seguenti:
1. L’inaugurazione della Festa, svoltasi il 4 ottobre nel chiostro della Pinacoteca Stuard, alla presenza del Presidente della Festa della Storia, il prof. Rolando Dondarini dell’Università di Bologna. Sono intervenuti, oltre al prof. Dondarini, Manuela Catarsi, Paolo Fabbri, Amalia Fracassi, Beatrice Borghi. Marzio Dall’Acqua ha presentato l’antico gonfalone della città, Angela Marchetti ha condotto una conversazione su “Il Tempo e la Storia”. Hanno suonato gli allievi del Liceo Musicale “Attilio Bertolucci”, diretti dal Maestro Antonio Amadei. Alcuni alunni dell’ITIS hanno letto brani sul monastero di San Paolo. L’accoglienza è stata ottimamente curata dalle alunni dell’Istituto Giordani. 2
. L’accampamento romano in P.le della Pace, allestito dall’associazione “Legio I Italica”. Per tutto il fine settimana si sono svolte attività e dimostrazioni didattiche, seguite da migliaia di persone.
3. La presentazione del libro di Giulia Sulpizi su Giulia, la figlia di Augusto, tenuta presso la Biblioteca Palatina, a cura di Diabasis.
4. Le visite guidate e il concerto “Sotto la stella di Matilde” realizzate dall’associazione “Melusine” alla pieve di Badia Cavana domenica 5 ottobre.
5. Lo spettacolo di poesia e musica del Rinascimento, tenuto nella Rocca di Montecchio a cura di “La Sorgiva”.
6. La conferenza su “Carlo Magno e l’incontro a Parma con Alcuino”, da cui ha preso le mosse la Rinascita Carolingia, realizzato all’ITE Bodoni il 6 ottobre, con interventi di Paolo Galloni, Adelaide Ricci, Paolo Fabbri, Martine Balout, Amalia Fracassi, Associazione Melusine. L’intervento principale è stato quello del prof. Dietrich Lohrmann dell’Università di Aquisgrana. Ha suonato il gruppo diretto dal M°Amadei, ha cantato il coro del Bodoni, diretto da Lucia Consigli.
7. La visita guidata e la “camminata” sulla Via Francigena, dalla Pieve di Fornovo agli scavi di Roncolungo di Sivizzano e alla Pieve di Monte Bardone, svoltesi martedì 7 ottobre con Manuela Catarsi e Patrizia Raggio, in collaborazione con il Comune di Fornovo. Vi hanno partecipato oltre 300 alunni delle scuole di Parma e provincia.
8. I due distinti laboratori di calligrafia e di miniatura tenutisi il 7 e l’8 ottobre alla Pinacoteca Stuard e alla Badia di Torrechiara.
9. Le esperienze di didattica del patrimonio condotte al Palazzo Ducale e all’Orto Botanico rispettivamente da Amalia Fracassi e Angela Marchetti, mercoledì 8 ottobre.
10. La mattinata all’Abbazia di Fontevivo, svolta in collaborazione con il Comune di Fontevivo, in parte dedicata alla figura di Bertrando del Poggetto, con interventi di Rolando Dondarini, Manuela Catarsi, Monique Malique e Paolo Fabbri.
11. Le conferenze e le visite guidate realizzate alla Biblioteca Palatina, a Colorno, al Palazzetto Eucherio Sanvitale e a Borgotaro, da Luigi Pelizzoni, Patrizia Raggio, Federica Dallasta, Barbara Zilocchi, per ricordare il matrimonio di Elisabetta Farnese con il re di Spagna.
12. L’importante convegno su Jacques Le Goff, svoltosi il 10 ottobre al Teatro Magnani di Fidenza, organizzato da Alessandra Mordacci in collaborazione con la Curia e il Comune di Fidenza. Sono intervenuti: Daniela Romagnoli, Rolando Dondarini, Beatrice Borghi, Mario Calidoni, Elisabeth Dartencet, Martine Balout, Alessandra Mordacci, Manuela Catarsi. Manuela Catarsi ha condotto una visita agli scavi di Via Bacchini in cui sono state rinvenute alcune case di legno di origine altomedievale.
13. Le accurate conferenze di Ubaldo Delsante e di Nicoletta Moretti su Claudio Linati e Paolo Toschi, tenute lo stesso giorno all’Istituto Toschi.
14. La presentazione del libro sui monumenti della Prima Guerra, tenuta da Cristina Quagliotti alla Galleria Nazionale, cui è seguita la lettura di testi di poeti parmigiani da parte di Paolo Briganti e Mirella Cenni.
15. Lo spettacolo in dialetto presentato dalla compagnia “La Nuova Corrente” al teatro delle Stimmate.
16. La ricostruzione storica delle attività della Mansio templare di Via Benassi, organizzata l’11 ottobre dall’associazione “Mansio Templi Parmensis”, in cui ha parlato Marzio Dall’Acqua con una relazione sull’ultimo dei templari.
17. La Cena in Festa di sabato 11 al Ristorante San Marco, con oltre 100 partecipanti, tra cui 11 ospiti stranieri. Ha cantato il coro “I cantori del Mattino”, è intervenuto Giovanni Ballarini, ha presentato la serata Eugenio Caggiati.
18. L’apertura straordinaria, con visite guidate, domenica 12 ottobre, dei 6 Musei del Cibo (a Collecchio, Felino, Langhirano, Sala Baganza, Soragna), che ha fatto registrare più di mille presenze.
19. Lo spettacolo in dialetto realizzato presso la Famija Pramzana e presentato da “Al Dsèvod” per ricordare i 100 anni del Bargnocla, con i burattini di Ferrari, Maurizio Landi, il coro “Il Cuator Stagion”.
20. Il convegno “Parma e l’Europa” del 13 ottobre sull’attualità economica, con il prof. Francesco Mosconi dell’Università di Parma.
21. La mostra fotografica sull’Europa gotica allestita all’ex Chiesa di San Giorgio a Fidenza a cura del Museo Diocesano.
22. La mostra sulla Via Francigena all’ITIS di Parma, organizzata in collaborazione con l’AEVF di Fidenza.
23. Le conferenze di Italo Comelli sul monachesimo, tenute nella Biblioteca Monumentale di San Giovanni e alla Badia di Torrechiara.
24. Il ciclo di conferenze sulla Prima Guerra Mondiale tenuto da Francesco Maria Feltri a Montecchio.
È dalle scuole che è venuto il maggior contributo di idee e di partecipazione. Il veder nascere nelle giovani generazioni il bisogno di interrogare il passato è motivo di grande conforto
A questo bisogno si accompagna infatti il desiderio di comprendere meglio il presente e di guardare con sicurezza al futuro. Se all’inizio molti insegnanti si sono mostrati titubanti, c’è stata poi una partecipazione convinta da parte di molti istituti di ogni ordine e grado presenti nel territorio.
Nell’elenco delle scuole che hanno attivamente preso parte alla manifestazione vogliamo in particolare ricordare: il Liceo Artistico Toschi, che ha organizzato conferenze, laboratori didattici ed una giornata di confronto con scuole di Périgueux; l’ITIS che, oltre ad aver allestito la mostra sulla Via Francigena, ha anche curato laboratori e visite guidate; il Liceo delle Scienze Umane, che ha organizzato alcuni eventi nella scuola ed ha partecipato con alcuni alunni alla ideazione e alla valutazione della Festa; il Giordani, che ha curato l’accoglienza e ha preparato una interessante mostra dei progetti europei messi in piedi dalle scuole di Parma; il Bodoni, che ha realizzato la conferenza su Carlo Magno; l’IPSIA, che, tra l’altro, ha presentato un lungometraggio sull’integrazione dei giovani stranieri; il Marconi, nella cui sede di Via Benassi è stata ricostruita l’antica Mansio dei Templari; il Liceo Bertolucci, con gli allievi della sezione musicale che hanno predisposto l’accompagnamento musicale di varie iniziative.
Anche molti istituti della provincia hanno dato un importante contributo. L’IC di Montechiarugolo ha presentato il Castello, ha condotto i visitatori a riscoprire l’antica abbazia di Santa Felicola ed ha svolto varie attività sulla via Francigena e sul monastero di Bobbio in occasione dei 1400 anni dalla sua fondazione. L’IC di Fontanellato-Fontevivo ha preparato un’approfondita visita guidata all’Abbazia, la Scuola Media Zani di Fidenza ha presentato il Duomo e il Tesoro di San Donnino, l’IC di Fornovo ha partecipato con molte classi alla “camminata” lungo la Via Francigena, l’IC di Felino ha preso parte ad alcuni eventi.
Per quanto riguarda i risultati, possiamo dire che la Festa della Storia ha costituito per tutti i partecipanti un efficace banco di prova per consolidare ed affinare le competenze pratiche in vari settori, dalle metodologie di apprendimento, alla costruzione di eventi, al management, dall’allestimento di mostre, alla realizzazione di laboratori didattici, alla rappresentazione scenica, all’accoglienza degli ospiti, dall’informatica, alla grafica, ecc. Dall’esperienza della Festa della Storia sono in via di costituzione gruppi di lavoro e comunità di apprendimento che approfondiranno varie tematiche di tipo metodologico e contenutistico. Tra i risultati più tangibili c’è poi la collaborazione con la città di Périgueux, che si è impegnata ad organizzare una Festa della Storia secondo il modello emiliano nel prossimo mese di giugno.
Uno degli eventi più significativi a questo riguardo è stato lo scambio di esperienze didattiche fra una scuola della città francese e il Toschi. All’incontro, svoltosi nei locali dello storico Liceo Artistico, è intervenuta Elisabeth Dantercet, assessore alla cultura di quella località, che è una delle città d’arte e di storia più conosciute della Francia. Proprio dal Comune di Périgueux è partito l’invito al Comune di Parma a rappresentare l’Italia al Salone del libro gastronomico, che si è tenuto dal 21 al 23 novembre con una vasta risonanza sui media francesi. La dimensione europea della Festa si consoliderà quindi nei prossimi anni.
Nei mesi seguenti prevediamo la costituzione di un’associazione coordinata con quella di Bologna, la formazione di gruppi di lavoro sull’innovazione metodologico-didattica che faccia riferimento al DIPAST, la promozione di attività laboratoriali, la pubblicazione di un quaderno con la documentazione degli interventi e delle attività svolte, la ricerca su singole tematiche già trattate o su nuovi argomenti di respiro europeo e internazionale. Stiamo raccogliendo proposte per l’edizione del prossimo anno, che si svolgerà in ottobre.
Paolo Fabbri